Quando parliamo di emorroidi ci riferiamo a quella fastidiosa patologia molto più diffusa di quel che si pensi e che, generalmente, colpisce indistintamente uomini e donne.
COSA SONO LE EMORROIDI
Esistono anche diversi fattori che predispongono l’individuo alle emorroidi, come lo stile di vita e le abitudini alimentari; nelle donne, fenomeni come la gravidanza possono portare alla loro comparsa a causa di diversi fattori come:
le alterazioni ormonali che vanno ad alterare direttamente il tessuto vascolare;
l’effetto meccanico causato dalla presenza del feto;
l’importante aumento della pressione intraddominale durante il parto.
In genere, se si manifestano tra i 45 ed i 65 anni, possono aggravarsi con gli anni.
CAUSE DELLE EMORROIDI
Le disfunzioni intestinali, come stitichezza o diarrea cronica, sono tra le cause per definizione delle emorroidi, specialmente quando accompagnate da cattive abitudini che possono anche da sole provocare o aggravare il disturbo. Tra queste ultime troviamo:
sedentarietà;
sforzi eccessivi;
eccesso di lassativi;
abuso di alcol e/o nicotina;
alimentazione sregolata.
Quando sono da ritenersi pericolose
Quando il soggetto è predisposto o soffre già di questo disturbo, bisogna limitare tutti quegli alimenti capaci di irritare la mucosa anale, quali insaccati, alcol, cioccolato e spezie piccanti e, nel caso di emorroidi esterne, applicare i prodotti formulati appositamente, come le pomate per le emorroidi.
Generalmente, si tende a identificarne la gravità in base al loro grado, riconoscibile dalla gravità dei sintomi delle emorroidi.
Quando sono primo grado potrebbe bastare bere almeno due litri di acqua al giorno, seguire una dieta varia e ricca di frutta e verdura, fare sport, e puntare a regolarizzare l’intestino, magari con fermenti. Per migliorare la sintomatologia può essere utile anche l’assunzione di integratori che normalizzano il circolo venoso e di creme per applicazioni locali.
Quando sono di secondo grado, è importante seguire una cura farmacologica indicata da un medico che, in determinati casi, potrebbe consigliare anche trattamenti ambulatoriali, come le legature elastiche o la scleroterapia.
Quando sono di terzo e quarto grado, si tratta di un’importante congestione emorroidaria con prolasso esterno che può essere ridotto solo manualmente o, peggio, di un prolasso mucoemorroidario esterno non riducibile. In questi casi può essere necessaria la chirurgia.
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